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Referendum abrogativi del 12 giugno 2022 - Termini e modalità di esercizio dell’opzione degli elettori residenti all’estero

Dichiarazione da compilare entro il 17 aprile 2022

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Data di pubblicazione:

lunedì 11 aprile, 2022

Tempo di lettura:

2 min

Introduzione

Domenica 12 giugno si svolgeranno i 5 referendum abrogativi ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione.
Si riportano le informazioni necessarie per l’esercizio dell’opzione di voto in Italia (per i residenti all’estero).

Le operazioni di voto inizieranno alle ore 7 e termineranno alle ore 23.

Termini e modalità di esercizio dell’opzione degli elettori residenti all’estero

Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno come di consueto il plico elettorale al loro domicilio. Si ricorda che è onere del cittadino mantenere aggiornato il Consolato circa il proprio indirizzo di residenza.

Chi, invece, intende votare in Italia, dovrà far pervenire al Consolato competente per residenza un’apposita dichiarazione su carta libera compilata, datata, firmata dall’elettore e accompagnata da fotocopia di un documento di identità del richiedente. Tale opzione può essere inviata per posta, per telefax, per posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano al Consolato anche tramite persona diversa dall’interessato entro i dieci giorni successivi alla data di pubblicazione del Decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei Comizi elettorali (scadenza termine 17 aprile 2022).

In calce alla presente pagina si allega un modello (non vincolante) di opzione.

Gli elettori che scelgono di votare in Italia in occasione della prossima consultazione referendaria, riceveranno dai rispettivi Comuni italiani la cartolina-avviso con l’indicazione del seggio presso il quale votare.

Come prescritto dalla normativa vigente, sarà cura degli elettori verificare che la comunicazione di opzione spedita per posta sia stata ricevuta in tempo utile dal proprio Ufficio consolare.

La scelta di votare in Italia può essere successivamente REVOCATA con una comunicazione scritta da inviare o consegnare all’Ufficio consolare con le medesime modalità ed entro gli stessi termini previsti per l’esercizio dell’opzione.

Se si sceglie di rientrare in Italia per votare, la Legge NON prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le condizioni per votare per corrispondenza (Legge 459/2001, art. 20, comma 1-bis) hanno diritto al rimborso del 75% del costo del biglietto di viaggio, in classe economica.

 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

18/04/2022